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Farai un viaggio a Palermo nei prossimi mesi, allora non puoi perderti una delle mete culturali più importanti della nostra città: Il Real Parco Della Favorita.

Di certo oggi i Palermitani non vanno al parco della Favorita per fare caccia, ma di sicuro il Parco Della Favorita è diventato l’area verde tra le più grandi tra Palermo e Provincia.

Ma qual’è la storia del Reale Parco Della Favorita?

Tutto inizia dall’invasione di Napoleone nel Regno di Napoli, ciò costrinse Ferdinando III Borbone a trasferirsi nel regno di Palermo.
Ferdinando III espropria a diverse famiglie aristocratiche del luogo, una superficie di circa 400 ettari che va dalla Piana dei Colli al Pantano di Mondello, e così venne istituito il “Real Parco Della Favorita” in ricordo della reggia dei Portici.

Oggi il parco di estende da dai piedi del monte Pellegrino fino a Pallavicino-Mondello, e come entrata principale utilizza il varco di piazza dei Leoni.

Ma cosa c’era nel Real Parco Della Favorita?
Un tempo era una grandissima riserva di caccia all’interno del quale si trovavano: olivi, noci, frassini e sommacco.

Era un incanto di grandi viali alberati, esedre, spiazzi, fontane, frantoi e cantine…

Alle pendici del monte Pellegrino si trovava una fitta boscaglia di leccio e lentisco con fagiani, pernici, beccaglie e conigli. Si era infatti creato un percorso di caccia interrotto solamente dai torrioni neogotici, che appunto venivano usati come deposito di armi e munizioni al riposo.

Ancora più a destra della foto sopra, vennero creati i primi viali, intitolati a figure mitologiche come Viale Diana dedicato alla dea della Caccia, oppure Viale D’Ercole dedicato all’eroe delle 12 fatiche, come dimenticare Viale di Pomona dedicato appunto alla dea della frutta e dei giardini.

La storia ci dice che erano dedicati al lento passeggio, soprattutto nella fase estiva, infatti essi garantivano la frescura della vegetazione, e la possibilità di avere il mare a pochi metri.

In fondo a Viale D’Ercole troviamo una fontana del 1800 in stile neoclassico, con al centro una colonna gotica sopra il quale sorge la statua dell’eroe mitologico allietato da zampilli d’acqua.

Come dicevamo sopra, lungo il Viale Diana in prossimità dei torrioni, troviamo un edificio costruito per essere una scuderia e dun magazzino per l’ammasso del sommacco utilizzato per la concia, oggi questo viene chiamato “Casa Natura”.

All’interno del Real Parco Della Favorita fu costruita la Palazzina Cinese (di cui parleremo nel prossimo articolo) dimora di Ferdinando IV durante il suo forzato esilio.

Oggi la Favorita e Monte Pellegrino sono un’unica “riserva naturale orientata”, con l’obiettivo di presenrvare e tutelare le caratteristiche vegetazionali, faunistiche, architettoniche, paesagistiche e storiche presenti nel parco, per il loro valore storico e per la fruizione al publico.

Adesso è, come dicavamo all’inizio di questo articolo, l’area più grande usata dai Palermitani, per fare dei pic-nic all’area aperta, jogging, mountain bike, e sport, in quanto proprio accando allo stadio di calcio (Renzo Barbera) è stato costruito lo Stadio Delle Palme, una grande oasi dedicata allo sport tangente al Real Parco Della Favorita.

Vi consigliamo in caso di soggiorno nel nostro hotel o a Palermo, di visitare questo reperto di grande importanza storica.

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